“The real revolution here is not in the creation of the technology, but the democratization of the technology. It’s when you basically give it to a huge expanded group of people who come up with new applications, and you harness the ideas and the creativity and the energy of everybody. That’s what really makes a revolution”.
C. Anderson, Wired
Il Maker Movement nasce grazie all’introduzione di nuove tecnologie per la stampa 3D e di software e hardware open source utili alla prototipazione e alla fabbricazione di strumenti e di oggetti.
Tuttavia, il making proviene da qualcosa di più personale: i makers sono persone interessate all’esplorazione, alla sperimentazione e alla condivisione delle idee, che ‘smanettano’ con la tecnologia per apprenderla e comprenderla meglio.
I makers provano, si mettono in gioco (letteralmente), smontano oggetti, sperimentano alternative.
Da questo processo nascono idee nuove che a volte portano ad applicazioni trasferibili al mondo della produzione ‘reale’.
Il “principio attivo” che anima i makers non è una novità assoluta, perché il “fai da te” è sempre stato un modo, oltre che un diletto, di soddisfare esigenze personali.
L’avvento di nuove tecnologie informatiche a basso costo e la nascita di nuove filosofie open source di diffusione e condivisione hanno trasformato il “fai da te” in questa nuova forma.
I makers con il loro modo di creare e fare ricerca, oggi, vengono identificati come una risorsa con enormi potenzialità sul piano dello sviluppo sociale e economico, grazie alla loro capacità di esplorare nuove strade o semplicemente di percorrere in modo “diverso” quelle esistenti.
L’idea della nuova area maker del Museo, parte dall’analisi di questo contesto e intende raggiungere i seguenti obiettivi generali:
Presentazione su invito
Venerdì 25 settembre 2015
Auditorium • ore 19.00
SALUTANO
Fiorenzo Galli
Direttore Generale del Museo
Umberto Angelini
Direttore Uovokids
Sergio Valentini
Direttore Area Promozione e Sviluppo del Territorio, Unioncamere Lombardia
Cristina Tajani
Assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, Università e Ricerca, Comune di Milano
INTERVENGONO
Derrik de Kerckhove
Università di Toronto
Alessandro Ranellucci
Maker Faire Rome
Fiore Basile
Fab Lab Connections Europe LTD
Giovanni de Niederhäusern
Carlo Ratti Associati
MODERA
Francesco Samorè
Fondazione Bassetti
Seguirà visita alle attività
La nuova area intende proporre attività accessibili ad un pubblico ampio.
I target di riferimento sono:
Attività per le scuole
Attività di 2/4 ore, rivolte alla scuola in particolare dalla 3° classe della scuola secondaria di I grado alle classi della scuola secondaria di II grado, per iniziare a sperimentare e conoscere gli strumenti di base (stampanti 3D, arduino e i sensori ect).
Attività di 4 ore o giornate intere, rivolte agli studenti delle scuole secondarie di II grado in particolare istituti tecnici e professionali, nella forma, ad esempio, della summer school, per iniziare a sperimentare e conoscere gli strumenti di base, avviando un processo di progettazione personalizzata.
Attività per il pubblico generico
Attività di 1-2 ore, da svolgere nell’ambito del programma Museo weekend, che prevede brevi dimostrazioni o attività di sperimentazione su macchinari specifici (taglierina, stampa 3D, cucitrici), anche ad implementazione delle attività proposte nell’area tinkering.
Attività per designer, creativi, professionisti o hobbisti
Attività di 1 o più giornate, che prevedono workshop, incontri con makers o altri professionisti su strumenti temi e tecnologie specifiche.
Inoltre l’area potrà essere aperta al pubblico, ad esempio con una frequenza di 1 volta al mese (sabato mattina), per permettere a chi intende realizzare un’idea, di usare la strumentazione a disposizione, supportato dallo staff del Museo.
L’ambiente è una dimensione fondamentale dell’esperienza educativa. L’allestimento e ogni scelta in termini di strumentazione e disposizione nell’area è funzionale e volto a favorire nelle persone un approccio “da makers” nella sperimentazione della tecnologia. L’area è adiacente e accessibile dallo spazio tinkering e ha un ampio affaccio vetrato su un corridoio del Museo di grande passaggio, per permettere a chi lo percorre di vedere le attività che si svolgono all’interno.
Lo spazio è dotato di piani di lavoro attrezzati ad hoc e di una strumentazione standard: Laser Cutter per la realizzazione di strutture 2D o 3D, fresa di precisione, stampanti 3D e una grande selezione di componenti elettronici e strumenti per la programmazione di micro-controllori a basso costo per la prototipazione rapida di circuiti e oggetti.
Inoltre sarà è una libreria di software open source per la realizzazione di progetti, la modellazione, la grafica e il ritocco fotografico.
L’area inoltre accoglierà alcune installazioni artistiche.